Impianto fotovoltaico con accumulo
Il vantaggio di un impianto fotovoltaico con accumulo per autoconsumo: conviene? Guida a costi e caratteristiche
Negli ultimi anni, il settore dell’energia solare ha visto un costante aumento di interesse nel fotovoltaico, e sia molti privati che aziende hanno individuato in un impianto fotovoltaico con accumulo la soluzione ideale per abbattere il costo dell’energia e fare un investimento redditizio.
I prezzi dei pannelli fotovoltaici e soprattutto delle batterie si stanno abbassando, inoltre i bonus fiscali sono ancora presenti e rendono l’investimento molto conveniente (con tempi di rientro dai 3 ai 6 anni in media).
Tuttavia, una domanda cruciale si pone: conviene di più investire in un impianto fotovoltaico con accumulo per autoconsumo o meglio un impianto tradizionale senza batteria per vendere l’energia elettrica in rete?
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Fotovoltaico con batteria o vendita dell’energia elettrica in rete?
In passato, vendere l’energia prodotta dalla propria installazione fotovoltaica alla rete poteva sembrare un’opzione allettante. Tuttavia, i dati attuali del mercato evidenziano una realtà diversa.
In media, un kilowatt immesso in rete viene remunerato con soli 10-15 centesimi di euro, mentre il costo medio per acquistare un kilowatt è di circa 35 centesimi di euro (in quanto al costo della componente energia vanno anche aggiunti oneri e tasse).
Questa discrepanza rende chiaramente meno conveniente la vendita dell’elettricità prodotta rispetto all’autoconsumo.
Però un impianto fotovoltaico tradizionale permette di utilizzare l’energia solo quando prodotta, il che rende difficile effettivamente sfruttare a pieno la produzione. La soluzione migliore in questo caso è un impianto fotovoltaico con accumulo.
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Cos’è un Impianto fotovoltaico con accumulo?
Un impianto fotovoltaico con accumulo è un sistema che combina pannelli solari con una batteria di accumulo fotovoltaico. I pannelli solari generano energia elettrica durante le ore diurne, mentre la batteria immagazzina l’energia prodotta in eccesso per utilizzarla durante la notte o nei momenti di bassa produzione solare.
Questo consente di massimizzare l’autoconsumo, riducendo così la quantità di energia elettrica acquistata dalla rete e, di conseguenza, abbassare la bolletta.
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Perché scegliere un fotovoltaico con accumulo?
Optare per un impianto fotovoltaico con accumulo offre numerosi vantaggi:
- Indipendenza Energetica: avere una batteria di accumulo permette di ridurre la dipendenza dalla rete elettrica, utilizzando l’energia solare anche senza irraggiamento, come per esempio di notte.
- Ritorno sull’investimento: sebbene, come vedremo l’investimento iniziale sia maggiore rispetto a un impianto fotovoltaico tradizionale, i risparmi a lungo termine possono essere significativi, specialmente considerando l’aumento dei prezzi dell’energia, quindi il ritorno si otterrà in tempi più brevi, come evidenziato qui sotto.
- Incentivi Fiscali: esistono diverse agevolazioni fiscali per chi installa impianti fotovoltaici con accumulo, rendendo l’investimento ancora più conveniente.
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Fotovoltaico con accumulo e ritorno sull’investimento
Il ritorno sull’investimento di un impianto a pannelli fotovoltaici medio si attesta normalmente su 8-10 anni senza detrazioni fiscali.
Ma grazie alle detrazioni fiscali, per recuperare l’investimento di un impianto fotovoltaico ci vogliono solo 4-5 anni.
Inoltre, c’è differenza tra il ritorno dell’investimento in un impianto a pannelli fotovoltaici tradizionale e un impianto fotovoltaico con accumulo.
Infatti, senza accumulo, la percentuale di autoconsumo si attesta in media intorno al 30%, mentre con un impianto fotovoltaico con accumulo, questa percentuale sale al 70%.
(Sono ovviamente percentuali medie, che possono variare in base alle abitudini e tipologie di utilizzo).
Come anticipato all’inizio dell’articolo, massimizzare l’autoconsumo è la strategia che permette il risparmio maggiore, quindi in questo caso conviene optare per un impianto fotovoltaico con accumulo.
L’impianto costerà un po’ di più all’inizio, ma il ritorno dell’investimento si avvicinerà ai 3-4 anni (ovviamente nche questo orizzonte è indicativo, in ogni caso il sopralluogo di un esperto ti aiuterà a fare chiarezza).
Ma vediamo più nel dettaglio i costi e le caratteristiche di questo tipo di impianto.
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Quanto costa un impianto fotovoltaico con batteria?
Il costo di un impianto fotovoltaico con accumulo varia in base a diversi fattori, tra cui la dimensione dell’impianto, la capacità della batteria di accumulo fotovoltaico e le specifiche tecniche dei componenti scelti.
Di seguito, una stima dei costi medi:
- Impianto Fotovoltaico: Il costo di un impianto fotovoltaico senza accumulo si aggira intorno ai 9.000-15.000 euro per una potenza di 6 kW.
- Batterie di Accumulo: Il costo delle batterie di accumulo varia notevolmente in base alla capacità.
Per un impianto da 6 kWh un accumulo adeguato sarà di circa 10 kWh.
Per esempio, una batteria al litio per l’accumulo di un impianto fotovoltaico da 10 kWh ha un costo un di circa 4000 – 5000 euro.
Quindi, in totale, il costo di un impianto fotovoltaico con accumulo può variare tra 13.000 e i 20.000 euro, a seconda delle specifiche tecniche dell’impianto e della batteria scelta. Tuttavia, grazie agli incentivi fiscali, è possibile recuperare una parte significativa dell’investimento (qui sotto più dettagli)
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Come scegliere la capacità della batteria di accumulo per impianti fotovoltaici
Solitamente, per un impianto da 6 kWh, una batteria da circa 9-10 kWh ha il dimensionamento corretto. Ma dipende anche dal tipo di batteria stessa.
La scelta della capacità della batteria di accumulo è cruciale per ottimizzare l’autoconsumo e il risparmio energetico. Per determinare la capacità ideale, è importante considerare:
- Consumo Energetico Giornaliero: Analizzare il proprio consumo energetico giornaliero aiuta a dimensionare correttamente la batteria. In ogni caso solitamente ci si riferisce. Ad esempio, se il consumo giornaliero è di 10 kWh, una batteria da 5 kWh potrebbe essere sufficiente per coprire il fabbisogno notturno.
- Produzione Solare: La produzione solare varia in base alla stagione e alla localizzazione geografica. È importante scegliere una batteria che possa immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante le ore diurne.
- Abitudini di Consumo: Le abitudini di consumo influenzano la scelta della capacità della batteria. Se si consuma molta energia di notte, potrebbe essere necessario optare per una batteria di maggiore capacità.
- Flessibilità: È consigliabile scegliere un sistema di accumulo che permetta di espandere la capacità in futuro, in modo da adattarsi a eventuali aumenti del fabbisogno energetico.
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Tipologie di Batterie di Accumulo
La scelta della batteria è fondamentale per ottimizzare le prestazioni di un impianto fotovoltaico con accumulo. Le principali tipologie di batterie disponibili sul mercato sono:
- Batterie al Piombo-Acido: Sono le batterie più economiche, ma anche le meno efficienti. Hanno una vita utile più breve e una capacità di scarica limitata, il che le rende meno adatte per un impianto fotovoltaico residenziale.
- Batterie al Litio: Le batterie al litio, in particolare quelle al litio ferro fosfato (LiFePO4), sono le più diffuse per gli impianti fotovoltaici con accumulo. Sono più leggere, compatte e hanno una vita utile molto lunga (fino a 10.000 cicli di carica e scarica). Inoltre, offrono prestazioni superiori in termini di capacità di scarica e sicurezza.
- Batterie al Nichel-Cadmio (NiCd): Queste batterie sono più costose e meno ecologiche rispetto a quelle al litio, ma offrono una lunga durata e tollerano bene le alte temperature.
- Batterie a Flusso: Sono una tecnologia emergente che offre una durata molto lunga e una capacità di accumulo flessibile. Tuttavia, sono ancora piuttosto costose e meno diffuse.
Impianto fotovoltaico per autoconsumo: una scelta più vantaggiosa
L’autoconsumo dell’energia elettrica generata dall’impianto fotovoltaico con batteria quindi è l’opzione più vantaggiosa in termini economici.
Utilizzare direttamente l’elettricità prodotta consente di risparmiare sui costi dell’energia acquistata dalla rete, che sono significativamente più alti rispetto ai guadagni derivanti dalla vendita dell’energia in eccesso.
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