Ecobonus 2024
Ecobonus 50% ed Ecobonus 65%
Come funziona l’ecobonus:
L’ecobonus rappresenta una deduzione fiscale dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) ed è stato esteso fino al 31 dicembre 2024.
Questo consente di ottenere uno sconto fiscale sugli interventi finalizzati all’efficientamento energetico in casa, che includono sostituzioni di infissi, finestre, caldaie, impianti fotovoltaici, impianti a pannelli solari e persino l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Lo sconto varia dal 50% al 65% del valore totale dei lavori.
Questo significa che lo Stato restituisce tra il 50% e il 65% delle spese sostenute.
Questo avviene in 10 anni, attraverso la dichiarazione dei redditi.
Quindi, ad esempio, se si ha diritto ad un bonus di 15’000 Euro, significa che si otterrà uno sconto dalle imposte da versare nei successivi 10 anni di 1’500 Euro all’anno.

Un impianto fotovoltaico ideale per il consumo di una famiglia media? Impianto da 6 kWh
Requisiti e sconto in fattura
L’ecobonus al 50% spetta per i seguenti lavori:
- Interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
- Schermature solari;
- Caldaie a biomassa;
- Caldaie a condensazione
NOTA: Le caldaie a condensazione continuano a essere ammesse a patto che raggiungano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A, prevista dal regolamento (UE) n.18/2013.
In ogni caseo è possibile usufruire delle detrazioni del 65% per le caldaie a condensazione se, oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.

Caldaia a condensazione, conviene?
L’ecobonus al 65% invece segue questi requisiti:
L’aliquota dell’ecobonus sale al 65% per i seguenti interventi:
- Interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
- Pompe di calore;
- Sistemi di building automation;
- Collettori solari per produzione di acqua calda;
- Scaldacqua a pompa di calore;
- Generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
- Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Un impianto fotovoltaico può quindi essere contato come installazioni cosiddette “trainate”, con ad esempio un impianto che va ad alimentare una pompa di calore.

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È possibile avere lo sconto in fattura?
Lo sconto in fattura non è più possibile, tuttavia in questi casi è possibile mettere a punto delle soluzioni finanziarie ad hoc, con una rata che viene coperta dallo sconto fiscale in modo da non dover anticipare l’importo del bonus.
Questo servizio viene offerto da molte aziende installatrici con le quali collaboriamo.
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FAQ
Qual è la differenza tra un impianto solare fotovoltaico e solare termico?
Gli impianti a pannelli solari termici sono progettati principalmente per la produzione di calore (per esempio acqua calda), mentre gli impianti a pannelli fotovoltaici sono progettati per la produzione di energia elettrica.
Più dettagli qui: Differenze tra solare termico e fotovolatico.
Quanto costa un impianto a pannelli fotovoltaici?
Il costo di un impianto a pannelli fotovoltaici si attesta in una fascia che varia da 1500 a 2400 euro al kilowatt installato*, in media per una famiglia è sufficiente un impianto da 6Kw.
*Ovviamente questo è un intervallo indicativo, che può variare in base all’installazione di batterie per l’accumulo, e altri fattori.
Più dettagli qui: Quanto costa un impianto a pannelli fotovoltaici?
Quanto fa effettivamente risparmiare in bolletta un impianto fotovoltaico?
Gli impianti fotovoltaici producono energia durante le ore di luce solare, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.
Il risparmio può arrivare anche all’85% della bolletta, i risultati ovviamente variano in base al tipo di pannelli, il tipo di impianto e dagli impianti collegati.
(Per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico collegato ad una pompa di calore permette di utilizzare l’energia prodotta anche per risparmiare sui costi di riscaldamento, non solo sui costi di energia elettrica).
Più dettagli qui: Quanto un impianto fotovolatico fa effettivamente risparmiare
Quanto costa lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici?
I pannelli fotovoltaici, una volta concluso il loro ciclo di vita, diventano rifiuti e rientrano nella categoria RAEE, ossia Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici.
Nel caso di un impianto domestico, lo smaltimento deve essere effettuato dal proprietario presso il Centro di Raccolta dei RAEE di riferimento, lo smaltimento sarà a carico del produttore, quindi per il proprietario è gratuito.
L’unico costo da sostenere in questo caso è la madodopera per smontare fisicamente i pannelli fotovoltaici per poi successivamente.
In ogni caso i pannelli sono al quasi totalmente riciclabili, quindi il materiale verrà poi riutilizzato.
Impianto fotovoltaico: accumulo con batteria o immissione in rete?
L’autoconsumo dell’energia elettrica generata dall’impianto fotovoltaico con batteria emerge come l’opzione più vantaggiosa in termini economici.
Utilizzare direttamente l’elettricità prodotta consente di risparmiare sui costi
dell’energia acquistata dalla rete, che sono significativamente più alti rispetto ai guadagni derivanti dalla vendita dell’energia in eccesso.
Più dettagli qui: Impianto fotovoltaico: accumulo con batteria o immissione in rete?